Il Direttivo Nazionale dell’ANDIS (Associazione Nazionale dei dirigenti scolastici) ritiene di prendere una posizione in merito al nuovo, più volte rivisto provvedimento sulla divisione delle scuole in fasce dette di complessità, che ha suscitato nella categoria dei dirigenti scolastici un ampio e non ancora esaurito dibattito e che, per un’associazione come la nostra, non guarda agli ambiti propri della dialettica sindacale, ma alla dimensione professionale.
La complessità di una scuola è data da una somma di variabili che non si limitano a numeri di iscritti, consistenza di personale, indici ESCS, come appare chiaro a chiunque viva, ad esempio, la difficoltà di gestire una scuola piccola e con personale limitato.
Riteniamo che su questo tema bene starebbe una riflessione più ampia, che consideri tutte le variabili del nostro lavoro.
Una differenziazione di parte della retribuzione, inoltre, meglio sarebbe connessa ad una seria e strutturale introduzione delle forme di valutazione, previste per legge. Non a caso, il Consiglio Nazionale dell’Andis ha deliberato a maggio di dedicare il percorso associativo del prossimo periodo alla riflessione sul profilo del Dirigente scolastico, così come si è venuto di fatto modificando nel corso degli anni, con l’intento di ridefinire in maniera compiuta le caratteristiche e le peculiarità che dovrebbero caratterizzare il suo ruolo nei nuovi contesti. Gli eventi attuali confermano la bontà di questa scelta.
Roma, 2 luglio 2024
Scarica il documento
Tipo | Nome file | Azione |
---|---|---|
La-complessita-delle-scuole.pdf |